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Eli Junior Kroupi ha demolito l’Italia U17

Il Championnat National, quarta serie francese, non sarà sicuramente una lega di eccellenze, ma – mentre in Italia ancora si dibatte sull’utilità o meno delle seconde squadre, Juventus a parte – oltralpe è il territorio di sviluppo dove i club della Ligue 1 fanno maturare i giovani delle loro équipe réserve.

Divisa in 4 gironi da 16 squadre, ognuno dei quali prevede una solo promozione e 5 retrocessioni dirette, senza accesso a playoff o playout, rappresenta il contesto in cui i giovani di Olympique Lione, Caen, Rennes, Auxerre, Nantes, Guingamp, Angers e Lorient si fanno le ossa, cercando di togliersi di dosso l’etichetta di “troppo acerbi per la Prima Squadre, ma allo stesso tempo troppo maturi per il contesto giovanile.”

Chi lo sta facendo molto in fretta è Eli Junior Eric Anat Kroupi, più semplicemente Eli Junior Kroupi, 16 anni, attaccante del Lorient II. Il suo biglietto da visita, al momento, parla di 6 gol in 12 partite, con una media realizzativa di una rete ogni 104 minuti giocati su 620 complessivi, secondo i dati della piattaforma specializzata Transfermrkt. L’ho visto giocare recentemente, nella doppia sfida Francia – Italia disputata al centro sportivo francese di Clairfontaine – entrambe vinte dai blues (2-1, 4-2) – in cui Kroupi fra andata e ritorno ha letteralmente annientato la difesa azzurra, segnando 4 gol in 119 minuti giocati (74′ nella prima partita, 45′ nella seconda).

Al momento fra campionato e presenze in nazionale anche la  sua media realizzativa complessiva è impressionante – 15 gol in 21 partite – e costringe già a misurare la profondità del suo talento.

Le statistiche di Eli Junior Kroupi con la selezione francese U17: 9 presenze, 6 da titolare per un totale di 506' giocati e 9 gol, uno ogni 56 minuti circa.
La classifica dei marcatori del Championnat National 2 aggiornata alla 19esima giornata. L'età media dei primi 10 in classifica non è alta, ma Kroupi contribuisce ad abbassarla sensibilmente...

Chi è Eli Junior Kroupi

Figlio di un ex calciatore transitato anche – con poche fortune – in Italia con la maglia dell’Arezzo, Eli Junior Kroupi più che un giocatore figlio di con il pesante fardello di dover affrontare l’ingombrante ombra del padre, sembrerebbe la classica storia di baby fenomeno in grado di dover reggere il peso delle aspettative di un talento innato.

Cercando il suo nome su Youtube, si trovano infatti video piuttosto datati che mostrano un Kroupi ancora bambino annichilire una povera squadra di malcapitati coetanei a suon di rovesciate, elastici, palleggi, sombreri e tiri al volo – destro o sinistro è indifferente – il tutto con un insolito numero 4 sulla schiena. 

Gesti tecnici strabilianti, senza dubbio, ma nulla di poi così diverso rispetto ai tanti video di piccoli giocolieri che è possibile trovare su internet e le cui tracce di talento sono destinate a rimanere solamente negli archivi di Youtube.

A differenza di molti però, il percorso di Kroupi non ha subito nè frenate nè drastici cambi di direzione, non si è perso per strada e anzi, durante la sua formazione ha saputo evolvere il suo calcio, rendendo il modo di giocare fatto di estro, tecnica e fantasia tipico dei bambini funzionale ad un gioco di squadra. A nemmeno 16 anni compiuti ha firmato il suo primo contratto da calciatore professionista con il Lorient – con tanto di celebrazione video sui social del club –  oltre ad aver rinnovato (eh già, rinnovato) la sua personale sponsorizzazione con Adidas.

“Eli è un giovane che ha importanti qualità calcistiche che gli hanno permesso di attraversare le prime fasi del suo sviluppo molto velocemente” ha dichiarato durante la cerimonia ufficiale della sua firma Régis Le Bris, il direttore del centro di formazione del Lorient “Tuttavia, rimane molto equilibrato nella sua vita da giovane e questo significa molto per noi. Abbiamo la volontà di costruire pazientemente e metodicamente il background necessario affinché possa esibirsi ai massimi livelli in futuro. C’è ancora molto lavoro da fare, ma la fiducia reciproca che nutriamo con Junior e il suo entourage è una risorsa fondamentale per il resto della nostra storia.”

“Il suo talento e le sue qualità dovrebbero consentirgli di raggiungere i massimi livelli nei mesi e negli anni a venire” ha rincarato la dose il ds Christophe Le Roux.

Anche i suoi dirimpettai della Prima Squadra ne tessono continuamente le lodi. Enzo Le Fée, miglior giocatore del Lorient, nonchè prodotto stesso del settore giovanile del FCL si è non ha avuto dubbi quando ha dovuto indicare il nome del prossimo gioiello in uscita dal florido settore giovanile dei merlus: “Chi sono le prossime gemme dell’FC Lorient? C’è Junior Kroupi, è un crack. Tutti lo vogliono. Non ne avete sentito parlare?”.

E se fa sorridere il “non ne avete sentito parlare”, proprio a testimonianza dell’hype che circonda questo giocatore, il modo in cui Le Fée ne parla rimarca gli aspetti più concreti del suo gioco, aiutandoci a dare una forma definita a quella nuvola di evanescenza che lasciano i video delle sue giocate sui social network. Eli Junior Kroupi è un calciatore con un’identità già definita, anche se per forza di cose non ancora completa.

https://twitter.com/JKroupi22/status/1535262233269239809

Che giocatore è Eli Kroupi Junior?

Piccola, ma fondamentale,  premessa. Questa “scheda” viene fatta prendendo in considerazione 180′ minuti di partita in cui, come anticipato, Kroupi è stato impiegato “solamente” per 119′ più un altro paio di partite (Francia – Lussemburgo e Francia – Macedonia) che mi è stato possibile reperire una volta che, ammaliato da questo giocatore, ho cercato di approfondire le mie ricerche su di lui. Alla luce di questi dati quantitativi sarebbe dunque molto presuntuoso ed arrogante da parte mia avere la pretesa di spacciare quanto segue per un approfondito studio sul giocatore. Non è così. Quanto osservato però, è stato sufficiente per inquadrare il talento e le principali caratteristiche di un giocatore che, fra i pari età, ha mostrato una devastante superiorità e doti fuori dal comune.

Alto 179 cm, dal fisico esile, aggraziato e anche – a prima vista – dotato di una buona velocità nel lungo tratto: sebbene non abbia mostrato nessuna abilità superomistica (non si invola in serpentine, non è un razzo lanciato sull’orbita della fascia alla Mbappè, giusto per non fare nessun paragone scomodo), nel suo gioco oltre all’eleganza c’è una coerenza – di scelte di gioco oltre che di stile – che convincono sul fatto che possa trattarsi di un grande giocatore, di quelli affidabili. 

Con caratteristiche fisiche e tecniche che gli permettono di giocare sia da prima che da seconda punta, nel doppio impegno con i giovani azzurri Kroupi ha agito da numero 9 nel 4-2-3-1 disegnato dal selezionatore francese Jean-Luc Vannuchi mostrando, oltre ad importanti doti associative grazie alla sua elevata qualità tecnica, una buona predisposizione per l’attacco alla profondità ed uno  spiccato senso della posizione, oltre che importanti capacità di lettura e di previsione del gioco. 

Opposto al 4-3-1-2 degli azzurrini, è balzata subito agli occhi la capacità di Kroupi Jr di galleggiare in maniera naturale nella zona intermedia dei due centrali, posizionandosi poi sul lato della spalla lontana rispetto alla palla del proprio marcatore ogni volta in cui veniva accorciato in marcatura stretta. In questo senso Kroupi ha già un ottimo senso per lo smarcamento: sa come apparire e scomparire dal campo visivo del difensore, lo disorienta e sfrutta la sua velocità sul breve per trovarsi davanti e anticiparlo anche quando parte alle sue spalle.

E’ proprio da un posizionamento nell’half space fra i due centrali che è nato il primo dei due gol segnati nella sfida di ritorno di Clairfontaine. Su una costruzione media da parte dei francesi, prima Kroupi, leggendo una situazione di palla scoperta, accenna un attacco alla profondità con un movimento rapido e fulmineo al punto da risultare quasi impercettibile; una volta notato che l’opzione scelta dal suo compagno non sarà però quella di mettere la palla nello spazio centrale alle spalle della linea difensiva bensì di giocare lungolinea sull’esterno, aggredisce lo spazio davanti a sè con la velocità e la determinazione tipica di chi nella sua testa ha già visto quell’azione un minuto prima degli avversari e sa che quella palla arriverà li per lui. Quel che balza agli occhi non è infatti tanto la evidente differenza di motore fra Kroupi e i difensori italiani, quanto il delta temporale fra l’inizio dell’accelerazione del numero 9 francese e la percezione del pericolo dei suoi avversari. 

L’esito finale del proseguo azione è solo una naturale conseguenza di quanto appena detto: pareggio della Francia e primo gol di Kroupi a 5’13” dal suo ingresso in campo.

Anche il secondo gol, la rete del temporaneo 3-2 francese, è un esempio lampante della sua grande capacità di lettura anticipata del gioco e di percezione dell’intorno. 

Dopo essere andato a legare su uno sviluppo esterno ed aver triangolato di prima intenzione con un proprio compagno, Kroupi si posiziona all’interno dell’area di rigore, dove si crea una situazione di 2 contro 2 isolato, mentre la palla viaggia invece sul lato opposto, nella corsia di destra. La palla è coperta e non c’è nessuna possibilità di cross ma l’esterno francese è molto abile nel convergere verso il centro e liberarsi dalla marcatura, aprendosi così alla possibilità di cross o passaggio verso il cuore dell’area di rigore. E’ esattamente in questo momento che vengono fuori le abilità appena descritte di Kroupi Jr. 

Il suo compagno, più vicino alla palla rispetto a lui, sceglie di effettuare un taglio avanti sul proprio marcatore attaccando la zona a ridosso del primo palo e nello stesso istante in cui percepisce il suo movimento, con un timing sorprendentemente immediato tanto da far venire il dubbio che si possa trattare di una giocata codificata, Kroupi si abbassa in distaccamento dal suo avversario per ricevere palla sui piedi e sfruttare lo spazio che la corsa del suo compagno ha generato. La velocità e la pulizia nell’esecuzione sono tipiche di un attaccante d’area moderno, la preparazione dell’esecuzione classica del futsal. Controllo con leggero spostamento della palla utilizzando la suola del piede destro e tiro a incrociare nell’angolino, dove il portiere non può arrivare. 

Non solo gol e finalizzazione

Il suo raggio d’azione non si riduce però all’area di rigore. Pur avendolo visto in azione solamente in posizione di attaccante centrale, è possibile notare da altri video disponibili in rete che Kroupi ha qualità anche nello stretto e visione per partecipare alla manovra e trovare soluzioni non banali per darle continuità, spesso ad un tocco. Non è soltanto una questione tecnica, ma c’entra anche il suo modo di giocare, finalizzato a costruirsi velocemente un’occasione per tirare in porta ed evitare contrasti fisici con i difensori più evoluti da un punto di vista anagrafico e, soprattutto, fisico. 

Un comportamento emergente evidenziato anche nel corso delle partite prese in esame per questa player analysis. E’ da un suo passaggio chiave di prima intenzione, con successivo movimento ad “U” per ingannare il proprio marcatore nel cercare di chiudere un’eventuale triangolazione, che nasce poi la rete del definitivo 4-2 blues della seconda gara, anche se a dir la verità fa ancora più impressione la velocità con la quale attacca la palla del cut back del compagno, partendo quasi da fermo e riuscendo ad anticipare, addirittura sbilanciandolo, il difensore in vantaggio davanti a lui.

Tuttavia è in prossimità dell’area di rigore che Kroupi trova linfa  vitale per le sue caratteristiche e il suo killer instict. Che sia da dentro o fuori l’area, per Kroupi l’importante è trovarsi con la porta di fronte e cercare di andare alla conclusione il prima possibile. Riconosce il fatto che per sopraffare gli avversari non è necessario un uso sconsiderato della tecnica e nemmeno della  forza. Sa che il calcio è solo una questione di spazio e di tempo, e chi è capace di manipolare queste due grandezze è un passo avanti agli altri.

Kroupi possiede già molte delle caratteristiche indispensabili per un calciatore di alto livello. Oltre alla capacità di metterle in pratica tra i grandi, mentre i suoi coetanei sono ancora impegnati nella categorie giovanili. Sembra perfetto per un calcio contemporaneo, dove è sempre più centrale la tecnica, la velocità e la capacità di prendere decisioni in spazi e tempi ristretti. Per certi versi Eli Kroupi Junior ha già l’aria del giocatore del futuro.

https://twitter.com/JKroupi22/status/1461277373144391683