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Teoria tattica: l’attacco con gli esterni a piede invertito

Con questo articolo vorrei analizzare una funzione relativamente moderna di uno dei ruoli d’attacco, vale a dire l’ala a piede invertito. La tendenza di quasi tutte le squadre è quella di sfruttare nelle proprie manovre d’attacco sia l’ampiezza che la profondità del fronte offensivo facendo giocare uno o due attaccanti centrali con esterni di sostegno, in sistemi base che variano dal 4-3-3 a differenti forme del 4-4-2 o del 4-2-3-1. Tuttavia, nel corso degli anni, l’ala ha visto modificare alcune delle sue funzioni strategiche. Proviamo a vedere quali.

Cenni storici dell’ala nel calcio

L’ala è una posizione che ha radici profonde nella storia del calcio. Nel calcio primordiale del XIX secolo, non c’era una tattica organizzata, e i giocatori si schieravano in modo caotico sul campo. Tuttavia, si potevano già vedere segni dell’ala emergere quando i giocatori iniziavano a muoversi lungo i lati del campo per creare opportunità di attacco. Nel 1920, l’ala iniziò a prendere forma grazie al leggendario calciatore argentino Manuel Seoane, noto come “Nellie di Maria”. Seoane è stato uno dei primi a giocare come ala sinistra e ha rivoluzionato il ruolo introducendo dribbling, accelerazione e precisione nei passaggi. Questa innovazione ha contribuito a stabilire l’ala come una posizione chiave all’interno delle squadre di calcio.

Gli anni ’60 e ’70 hanno visto l’ala fiorire in modo spettacolare. Giocatori come Garrincha, George Best, Eusébio e Jairzinho hanno dominato le fasce e sono diventati icone del calcio mondiale. Questi calciatori erano noti per la loro abilità nel dribbling, nella velocità e nella capacità di creare opportunità per i loro compagni di squadra. In quegli anni, le squadre spesso si affidavano a varianti del modulo 4-2-4, con due ali avanzate che svolgevano un ruolo cruciale nell’attacco. Questi giocatori erano soliti giocare in posizioni molto ampie, vicino alla linea laterale, ed erano per lo più responsabili di creare occasioni di gol per gli attaccanti centrali per mezzo di cross o dribbling.

Nel corso degli anni il calcio ha continuato a evolversi e l’ala ha subito dei cambiamenti significativi. Oggi, l’ala è spesso vista come un ruolo più completo, che non si limita solo alla creazione di opportunità di gol da zone esterne, ma che contribuisce alla sottofase di rifinitura anche da zona centrale oltre che partecipare anche alla fase difensiva. Questa evoluzione è in gran parte dovuta all’aumento della competitività e alla complessità tattica del gioco moderno oltre che all’interpretazione del ruolo di alcuni interpreti e delle intuizioni tattiche dei loro allenatori.

L’avvento nel panorama calcistico mondiale di giocatori come Lionel Messi e Cristiano Ronaldo su tutti, ha ridefinito il ruolo dell’ala. Entrambi infatti, quando all’inizio delle loro carriere venivano impiegati in quella posizione, non si limitavano a giocare lungo i lati del campo ma godevano della libertà di muoversi in tutte le zone del terreno di gioco, contribuendo tanto alla rifinitura quanto alla finalizzazione. La loro abilità nel dribbling, nella visione di gioco e nell’efficacia nel segnare gol li ha resi figure dominanti nel calcio contemporaneo che hanno ridimensionato il concetto e la funzione di ala come era stata intesa fino a quel momento.

Analisi dell’ala a piede invertito

La nuova interpretazione del ruolo di ala ha aperto a nuove possibilità di sviluppo della fase offensiva ma ha offerto anche vantaggi unici la cui importanza rimane tuttavia ancora un pò troppo trascurata in fase didattica.

Prima di tutto giocare ad ali invertite permette al giocatore in possesso di essere funzionale anche senza dover vincere costantemente duelli uno contro uno in zona laterale con vere e proprie corse in velocità per superare il proprio marcatore. Giocare sulla fascia opposta a quella del proprio piede forte permette infatti di avere la possibilità di spezzare la corsa convergendo verso il centro e rientrando quindi sul proprio piede forte, senza necessariamente dover superare in velocità il proprio marcatore. Questo aumenta il tasso di imprevedibilità del singolo ma anche la pericolosità dello sviluppo stesso, trovandosi con la possibilità di giocare con il piede più abile e preciso in una zona, quella centrale o quelli degli half-space, che offre strategicamente soluzioni di giocate più varie ed imprevedibili.

Giocare con l’esterno a piede invertito offre vantaggi anche nei casi in cui non si decida di andare a duello uno contro uno, ma si preferisca ricorrere a cross o traversoni. Per capire quali siano, è necessario entrare nel dettaglio del tipo di passaggio che viene fornito al compagno nel caso in cui questa parta da un giocatore a piede naturale e quando, invece, viene effettuato da un esterno a piede invertito.

Prendiamo l’esempio di un traversone. Nel caso in cui ad effettuarlo sia un’ala a piede naturale, questo avrebbe una curvatura direzionale che tenderà ad allontanarsi dallo specchio della porta; al contrario, nel caso di traversone effettuato da un giocatore a piede invertito la palla tenderà nella sua traiettoria ad avvicinarsi alla porta rivale, con la conseguenza che sarà più facile che un attaccante che prova ad impattare la palla si possa trovare in una zona più vicina alla porta avversaria di quanto non possa fare nel caso precedentemente descritto. Questo avverrebbe, appunto, per via della traiettoria del passaggio, in un caso “ad uscire” rispetto allo specchio della porta, nell’altro “a rientrare”.

Il vantaggio non si concretizza poi solo per una questione di profondità del traversone, ma anche per via delle difficoltà cui il portiere avversario si trova a dover far fronte nella lettura della traiettoria dei traversoni “a rientrare” verso la sua porta. A causa del giro che viene impresso alla palla, con la palla che durante il tragitto tende ad allontanarsi dalla porta, sarà più difficile per un estremo difensore riuscire a difendere con un’uscita un passaggio di questo tipo, soprattutto se consideriamo anche che il momento in cui la palla si viene a trovare in zona di uscita del portiere potrebbe coincidere con il momento di tiro dell’attaccante.

Con traversone proveniente da giocatore a piede naturale la palla ha una traiettoria che tende ad allontanarsi dalla porta e nella sua traiettoria il portiere maggior margine di uscita.
Al contrario, con traversone a rientrare, la palla tende ad avvicinarsi alla porta e il portiere può uscire solo quando la palla si avvicina alla porta, ossia il momento in cui anche un attaccante potrebbe colpire la sfera.

L’utilizzo degli esterni alti a piede invertito può essere utile anche per incrementare il potenziale offensivo dei propri terzini.

Consideriamo l’ipotesi di una catena esterna a due giocatori formata da terzino a piede naturale ed ala a piede invertito, per esempio. In una ipotetica situazione di duello fra un nostro esterno offensivo e un laterale basso avversario, la nostra ala il più delle volte tenderebbe ad attaccare il lato debole dell’avversario convergendo verso il centro e portandosi la palla sul suo piede forte, creando così uno spazio attaccabile in corsia per la corsa in sovrapposizione del terzino. Con il movimento dentro al campo dell’ala a piede invertito si otterrebbe così il vantaggio di portare l’attacco in una zona più pericolosa del campo potendo utilizzare il piede migliore, ma anche quella di creare un’opzione alternativa per un compagno, anch’egli sul suo lato preferito, nel caso in cui il difensore fosse bravo nel chiudere la corsa convergente dell’esterno offensivo.

Nel caso in cui anche l’ala fosse a piede naturale, questo vantaggio andrebbe perso a causa della tendenza dell’esterno offensivo a portarsi palla, prevalentemente, sul piede più educato e quindi ingaggiando per lo più dei duelli uno contro uno con il difensore per attaccare la profondità che renderebbero inutile, o forse anche controproducente, ogni tentativo di sovrapposizione esterna del compagno.

Qualora poi il difensore decidesse di assumere un atteggiamento aggressivo e non più reattivo, l’ala sarebbe costretta a girarsi in una posizione del tutto controproducente per lo sviluppo del gioco, dando la schiena al campo nel tentativo di coprire palla e non perdere il possesso e prestando così il fianco per la pressione avversaria.

Le possibilità di sviluppo dell’ala a piede invertito

Con le sue corse convergenti un’ala a piede invertito ha la possibilità di influenzare positivamente il gioco della propria squadra in diverse maniere. Consideriamo qui di seguito alcune possibilità di sviluppo: 

la prima è quella di creare possibilità da rete per i propri compagni attraverso filtranti in grado di saltare linee di pressione avversaria spostandosi sul lato debole del diretto avversario.

Nel video qui sotto si può notare come il movimento ad accentrarsi di Berardi liberi uno spazio attaccabile lungo la corsia destra del Sassuolo che, complice l’eccessiva disattenzione del terzino avversario, viene sfruttato dagli emiliani con uno splendido interscambio posizionale fra ala e mezzala ed il lavoro di sponda dell’attaccante, imbeccata oltre la linea dei centrocampisti proprio grazie al movimento dentro al campo dell’esterno.

Una seconda possibilità è rappresentata dalla soluzione precedentemente descritta di sfruttare il movimento in sovrapposizione di un compagno proveniente da un reparto arretrato e creare una favorevole situazione di 2 contro 1 laterale.

Un altro possibile sviluppo, apparentemente molto banale ma talvolta eccezionalmente funzionale, è quello connettersi con i compagni effettuando passaggi verso il centro in grado di liberare un compagno per il tiro, trovare un giocatore meglio piazzato per far proseguire l’azione, o a cui appoggiarsi per superare linee  di pressione attraverso triangolazioni.

Inoltre, una possibilità molto comune, è rappresentata dai traversoni o dai cross sul secondo palo. Questa soluzione è piuttosto funzionale per il fatto che l’orientamento della difesa avversaria sarà sulla palla, nella cui zona si verrà a creare tendenzialmente un accumulo di giocatori. Conseguentemente quindi nella zona opposta si potranno sfruttare favorevoli situazioni di 1 contro 1. Nel video qui sotto si può notare un esempio di quanto appena descritto, eseguito da due giocatori che hanno sfruttato più e più volte questo principio grazie alle loro abilità tecniche e qualità socio affettive, Insigne e Callejon.

Lo stesso principio lo si può sfruttare anche per un cambio gioco. Una soluzione meno “incisiva” rispetto all’assist per la conclusione precedentemente descritto ma che può essere altrettanto efficace nell’economia di un’azione offensiva. 

Nel video qui sotto Suso rientra verso il centro e riesce a trovare sulla fascia opposta un compagno in isolamento uno contro uno.

In ultimo, ovviamente, la possibilità di rientrare e calciare direttamente verso la porta. Rientrando dall’esterno verso il centro si ha il vantaggio di avere un angolo di tiro più ampio rispetto al tiro da zona laterale sul lato della corsa, oltre al fatto che l’esterno, attaccando il lato cieco del proprio difensore, è in grado di ottenere anche un piccolo ma fondamentale vantaggio in fatto di tempo e spazio, a causa del fatto che il terzino avversario non è più in grado di effettuare una corsa naturale, dritta davanti a sè, ma dovrà necessariamente ruotare gli appoggi per seguire il movimento dell’avversario.

Nel video qui sotto Guardiola mostra a Walker come utilizzare al meglio gli appoggi per difendere i cambi di direzione di un esterno:

Un altro vantaggio in fase di finalizzazione lo si può evidenziare anche nei casi in cui l’ala a piede invertito non si costruisca da solo la giocata, ma venga mandato in porta dai compagni per mezzo di passaggi filtranti. Nell’esempio evidenziato dai due fotogrammi sotto si può notare come grazie all’imbucata di David Luiz, Aubemayang si possa trovare agevolato nella conclusione dal fatto di essere partito dalla corsia di sinistra: attraverso il suo movimento senza palla, e grazie alla traiettoria della palla, il suo angolo di tiro con il piede destro è molto più aperto di quanto non sarebbe stato quello di un giocatore mancino dalla stessa posizione.

Ali a piede naturale o a piede invertito, una questione di analisi

Giocare con le ali a piede invertito non significa però automaticamente ottenere più vantaggi rispetto alla classica ala a piede naturale. L’implementazione di uno stile di gioco ha a che fare con l’analisi e la determinazione di ciò che è più funzionale fare per quella specifica squadra in relazione alle qualità dei propri giocatori. Il Manchester United di fine anni ’90 è stato un classico esempio di quanto due ali a piede naturale con fenomenali capacità nel cross come Beckham e Giggs siano stati funzionali nello sfruttare al meglio le capacità aeree di due prime punte come Yorke e Cole.

Conclusioni

Questo articolo ha come scopo quello di ripercorrere l’evoluzione avuta nel corso degli ultimi anni dal ruolo dell’esterno offensivo, o ala, cercando di mettere in evidenza come l’utilizzo di un giocatore a piede invertito in tale posizione possa aggiungere una nuova dimensione alle strategie offensive di una squadra. 

Le ali possono giocare un ruolo cruciale nel creare opportunità di gol e influenzare l’andamento della partita. Attraverso i loro movimenti convergenti possono riuscire a disorganizzare la difesa avversaria, creare una temporanea situazione di superiorità numerica oppure,  soprattutto nei casi in cui ci si trova a dover attaccare un blocco basso e compatto verso il centro, possono risolvere situazioni complicate attraverso cross in grado di aggirare la densità centrale.

Credo che in un gioco sempre più fluido come quello attuale la tipica creatività, versatilità e abilità tecnica delle ali li rendano giocatori indispensabili nel panorama calcistico odierno e proprio in funzione di queste caratteristiche e delle differenti problematiche tattiche da dover riconoscere e risolvere all’interno di una partita sia fondamentale riuscire a combinare, all’interno delle proprie squadre e attraverso funzioni e caratteristiche dei proprio giocatori, i compiti dell’ala “classica” alle possibilità ed i vantaggi di un’ala a piede invertito.